sabato 1 gennaio 2011
Capodanno, gli Ultras occupano simbolicamente di spalti del Ceravolo
Venerdì, 31 Dicembre 2010 19.18 - Riceviamo e pubblichiamo una nota degli Ultras Catanzaro 1973
Mentre tutti sono intenti a sbollentare le ultime lenticchie e a travasare gli ultimi litri di vino per festeggiare nel migliore dei modi l'anno nuovo, noi Ultras Catanzaro 1973 abbiamo deciso di dare un segnale a chi crede di aver messo a tacere la nostra fede e la nostra passione. Qualche minuto fa (la sera del 31 dicembre ndr)radunatici fuori dal glorioso ''Nicola Ceravolo' scavalcando gli inutili e obbrobriosi tornelli , abbiamo deciso di brindare al nuovo anno proprio nel posto in cui questo maledetto 2010 non ci ha visto protagonisti per la prima volta negli ultimi 37 anni della nostra storia, i gradoni della Massimo Capraro. Abbiamo esposto il nostro striscione principe ''Ultras' e innalzato uno a tema che recitava: il Veglione più bello che ci sia...con gli Ultras a casa mia.
Quest'azione non è voluta essere solo una goliardata di fine anno ma un appello disperato, affinché qualcuno si metta la mano alla coscienza e una al portafoglio e ci faccia uscire da questo oblio che attanaglia le sorti del Catanzaro calcio. In una città dove il calcio è un colosso sociale, per alcuni una ragione di vita, dobbiamo assistere inermi di fronte ai continui battibecchi politici dei vari consiglieri, deputati e onorevoli che si scaricano a vicenda le colpe di questa triste situazione, ma ormai smascherati della loro insignificante impotenza avendo dimostrato , tutti gli schieramenti accorsi al capezzale del Catanzaro , di contare quanto il due di bastoni quando la briscola è a denari. Con gli inizi del nuovo anno i libri sociali di questa fandonia chiamata FC finiranno in tribunale liberandoci anche di questi tre(Santaguida, Catalano e Ferrara) (...) che sulla falsa riga di Bove, Soluri e Aiello pensavano che il Catanzaro si potesse gestire con i soldi del Monopoli. Questa volta non inneggeremo a nessun venditore di caffè, di surgelati o supermarkettista, ma ci affidiamo al fato e sogniamo ad occhi aperti, sperando che qualcuno dal buio raccapricciante del tribunale ci riporti nell'olimpo al fianco degli Dei, noi siamo pronti a ripartire anche dalla terza categoria purché i nostri occhi rivedano le inconfondibili strisce giallorosse e le nostre orecchie risentano il boato della Massimo Capraro. Buon Anno
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