martedì 9 agosto 2011

no alla tessera


 COMUNICATO UFFICIALE
               DEL 9 AGOSTO 2011
   
Lega Italiana Calcio Professionistico                      
                                                                              70/164
                                                 
TESSERA DEL TIFOSO DI LEGA PRO
Anche per la stagione sportiva 2011/2012 vengono confermate le disposizioni
emanate dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive con
Determinazione n. 17 del 7 Aprile 2009 per la messa a norma degli impianti sportivi
con capienza inferiore a 7.500 spettatori, utilizzati dalle società iscritte ai
Campionati di Lega Pro.
Esse prevedono:
A) per tutte le società sportive di 1^ Divisione e per quelle di 2^ Divisione che
       dispongano di impianti di capienza inferiore a 7.500 spettatori e superiori ai
4.000:
a) biglietti nominativi da abbinare a posti numerati e da verificare con
sistemi  fissi o mobili (palmari c.d. “di prossimità”);
b)   sistemi strutturali per la separazione delle tifoserie;
c)    installazione di adeguati sistemi di videosorveglianza;
d)  impiego,  all’interno dell’impianto sportivo, di steward nel numero
ritenuto  idoneo, ovvero 1 steward ogni 250 spettatori ed 1
coordinatore ogni 20 addetti, salvo diverse disposizioni del G.O.S., in
base all’effettiva presenza di spettatori e al livello di rischio
dell’incontro.
Inoltre, presso ciascuno degli impianti sportivi, dovrà essere istituito il  Gruppo
Operativo Sicurezza (G.O.S.), che avrà il compito di curare tutti gli aspetti legati
alla sicurezza delle manifestazioni calcistiche. Per svolgere le proprie funzioni, il
G.O.S. utilizzerà un locale all’interno dell’impianto che abbia visibilità sugli spazi
riservati agli spettatori e all’attività sportiva, anche attraverso l’uso di sistemi di
videosorveglianza.
B) Per  le società di 2^ Divisione che dispongano di impianti con capienza
inferiore ai 4000 posti, che non risultino già messi a norma, la disponibilità di
posti numerati abbinati a biglietti nominativi da verificare con sistemi fissi o
mobili (palmari c.d. “di prossimità”).
Per la stessa tipologia di impianti dovrà essere previsto anche l’impiego di steward
nel numero determinato dal Questore della Provincia d’intesa con le società
sportive interessate, ove non sia istituito il G.O.S.70/165
Il Consiglio Direttivo della Lega Pro, fin dalla decorsa stagione sportiva, ha
deliberato l’istituzione della “Tessera del Tifoso di Lega Pro” che conterrà, nella
grafica, la personalizzazione  termografica del nome della squadra.
Quanto sopra nel rispetto delle normative amministrative e regolamentari vigenti e
dei criteri stabiliti dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive e dal
Ministero dell’Interno (vendita abbonamenti).
Ai possessori della Tessera sarà consentito  –    previo acquisto di idoneo titolo  –
l’accesso a tutti gli impianti  sportivi a livello nazionale, anche nelle gare per le quali
siano state adottate interdizioni e limitazioni.
La tessera, se attivata, oltre alla sua funzione primaria, può essere utilizzata come
una normale carta di credito prepagata presso i negozi convenzionati Visa:
per gli acquisti su internet;
per prelevare contanti;
per ricaricare una Sim GSM prepagata;
per il pagamento di bollettini, ricariche telefoniche etc.
Può essere caricata in banca, presso uno sportello postale, da un’altra carta di
credito o da un bancomat.
E’ predisposta anche per:
sviluppare programmi di fidelizzazione;
creare un proprio circuito offrendo a dipendenti, clienti e rivenditori in genere
uno strumento di community, oltre ad essere un mezzo per avere accesso ad
offerte esclusive.
Le Società di Lega Pro sono tenute ad aderire al Progetto “Tessera del Tifoso di
Lega Pro” e a comunicare il nominativo del Responsabile dello stesso.
Si rappresenta che non saranno consentite iniziative autonome per la sola
“Tessera del Tifoso”, mentre le Società potranno, comunque, utilizzare proprie
società di ticketing e di controllo accessi  purché rispettino le specifiche proprie
della “Tessera del Tifoso di Lega Pro” e dell’Osservatorio Nazionale sulle
Manifestazioni Sportive e consentano la lettura della Tessera del Tifoso.
Per la stagione 2011/2012 il Consiglio Direttivo nella seduta del  2 Agosto
2011 ha deliberato di riconoscere alla società Fin Presto il diritto a percepire
l’importo omnicomprensivo di € 8,00, a lordo di imposte, tasse o
maggiorazioni per iva o altro per ciascuna tessera utilmente prodotta e
consegnata, importo che dovrà essere corrisposto alla Fin Presto dai singoli
Clubs, su presentazione di regolari fatture  emesse da Fin Presto e intestate
ai Clubs.
Quanto sopra in riferimento  alle richieste di Tessere (stagione sportiva
2011/2012) rispetto alle quali l’inserimento dei relativi dati anagrafici sulla
piattaforma informatica sia avvenuto dopo il 1° maggio 2011.
La Società FIN Presto è obbligata a consegnare le tessere  ai Clubs entro e
non oltre il termine di 30 giorni dalla data di ricevimento  dei rispettivi moduli
risultati conformi. 70/166
Si rappresenta inoltre che, ai fini della ripartizione degli introiti derivanti dai diritti
audiovisivi, l’indice del bacino d’utenza, richiamato nel D.L. n.9 del 9/1/2008, e
anche la ripartizione dei contributi, derivanti dalle iniziative marketing, verranno
calcolati in considerazione del numero di tessere emesse per singola società.
Pubblicato in Firenze il 9 Agosto 2011

paoloni 1 fisso


Caro Marco Paoloni, non ci conosciamo e spero che non ci conosceremo mai. In qualità di editorialista ultimo arrivato nella famiglia di beneventocalcio.it mi era stato chiesto di scrivere un articolo legato alla sentenza sul calcioscommesse, nella quale tu sei ampiamente coinvolto, ma preferisco rivolgermi direttamente a te perché oggi abbiamo, ahimè, conosciuto il verdetto di primo grado. Dicevo che non ci conosciamo, e nemmeno ambisco a farlo perché grazie al tuo coinvolgimento in questa squallida vicenda sei stato capace di infangare il nome non solo di una Società modello, ma anche di una intera città che, in tempi non sospetti, ti aveva eletto a proprio beniamino soprattutto dopo la tua prestazione nell’andata della semifinale play-off. Sono bastati quattro mesi o poco più per farci, nostro malgrado, rimbalzare agli onori (!) della cronaca, sbattuti in prima pagina in ogni tv locale e nazionale e su ogni testata giornalistica e dipinti come un popolo di scommettitori, minando le nostre coscienze e la nostra fierezza di essere cittadini beneventani prima e tifosi degli stregoni poi.
Purtroppo l’onda mediatica che è scaturita da questa vicenda va al di là del semplice evento sportivo; anche perché consolidando il teorema di “fare tutta un erba un fascio” nessuno si è degnato di spiegare che il Benevento calcio è stata solo una parte lesa in tutto questo, pagando colpe non proprie, ma solo quelle di una responsabilità oggettiva che è una vera boiata nel campo della giurisdizione calcistica. Come uno tsunami sei arrivato, hai fatto danni e te ne sei andato. Già, andato dove? Come sussurrato qua e là dal mondo del gossip, probabilmente finirai in uno dei tanti reality show di prossima realizzazione e pertanto, anche se a leggere la sentenza, la tua carriera calcistica sembra essere già terminata, avrai modo di essere comunque alla ribalta. Ma noi? Noi tifosi perché dobbiamo pagare delle colpe per il tuo squallido operato? Hai fatto del male in primis ad un uomo che ha creduto in te, arrivando a sollevare il tuo pugno al cielo sul campo di Castellamare nonostante una sconfitta, poi ad una intera Società che aveva visto nel calciatore Marco Paoloni , l’ultimo baluardo difensivo dei propri colori, ed infine in noi tifosi che, memore di quel rigore parato a Corona ti aveva eletto a simbolo di un sogno che, con un portiere così, non poteva non raggiungersi. Spero che le nostre strade non si incroceranno mai più e di sicuro se davvero finirai in uno show mediatico, cambierò canale, però un consiglio voglio dartelo comunque: il vizio di gioco è davvero una brutta bestia; ho letto che sei in cura, lo spero per te. Cerca di guarire e di tornare ad una vita normale; fallo per tua moglie e tua figlia affinché un domani possano sentirsi fiere ed orgogliose di essere la moglie e la figlia di Marco Paoloni, uno che in porta ci sapeva fare, e non essere additate come la figlia  o la moglie di “uno scommettitore radiato dal mondo del calcio”. E con questo credo di averti detto tutto. Noi saremo qui e forse proprio questa vicenda che ci vede oltremodo penalizzati, potrebbe darci la forza per ritrovare una compattezza, una unità di intenti che ultimamente non c’è stata. Paradossalmente, potremmo quasi riemergere dalle nostre ceneri, proprio come l’araba fenice e paradossalmente il tuo averci tirato in ballo in questa vicenda potrebbe rafforzarci. Per noi, comunque andrà sarà un successo, per te, mi dispiace dirtelo ma te lo dico in beneventano, “è fatt proprio ‘na figur e mmerd…..!!!”
SciopSciopero dei calciatori, calcioscommesse, tessera del tifoso...
...ULTRAS unica parte pulita di un calcio malato, NO AL CALCIO MODERNO!!

giovedì 4 agosto 2011

unico playoff vinto

a tarallucci e vino


03/08/11 - Palazzi cala la mannaia
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(AGI) - Roma, 3 ago. - Tre anni e sei mesi di squalifica per Cristiano Doni; tre anni per Thomas Manfredini. E' quanto ha chiesto il Procuratore Stefano Palazzi per i due calciatori dell'Atalanta coinvolti nello scandalo scommesse. Palazzi ha anche chiesto un anno di squalifica per il calciatore del Sassuolo Quadrini (omessa denuncia), quindi quattro anni per il vice presidente del Ravenna Antonio Ciriello; 1 anno e 9 mesi per l'allenatore di base Daniele Deoma; 3 anni per l'allenatore del Ravenna Leonardo Rossi; 3 anni per il calciatore della Reggiana Davide Saverino; 5 anni per l'ex presidente dell'Alessandria Giorgio Veltroni. Sette punti di penalizzazione. E' quanto ha chiesto il Procuratore Palazzi per l'Atalanta in merito allo scandalo scommesse. Per l'Ascoli chiesti 6 punti di penalizzazione (piu' 90.000 euro di ammenda); 14 punti e 30.000 euro di ammenda per il Benevento; 9 punti e 30.000 euro per il Cremonese. Per il Piacenza, anch'esso coinvolto nel procedimento, Palazzi ha chiesto la penalizzazione di 4 punti per la stagione 2010-2011 piu' 50.000 euro di ammenda. Sergio Artico ha preso atto delle richieste di patteggiamento, gia' accettate dal procuratore federale Stefano Palazzi, per Chievo (80mila euro di ammenda), Vittorio Micolucci (1 anno e 2 mesi), Claudio Furlan (6 mesi), Federico Zaccanti (8 mesi di squalifica). Le richieste di Chievo e Micolucci sono state accettate dalla commissione Disciplinare, mentre per Furlan e Zaccanti si dovra' procedere con il processo visto che per il primo manca l'ammenda accessoria e per il secondo perche' il Collegio non ha ritenuto congrua la richiesta. Tutte accolte le ultime richieste di patteggiamento nel calcioscommesse. Stefano Bettarini, 1 anno e 2 mesi; Gianluca Tuccella, 3 anni; Claudio Furlan, 6 mesi; Gianfranco Parlato, 3 anni; Mauro Gibellini, 5 mesi piu' 10mila euro di ammenda; Federico Zaccanti, 1 anno; Ivan Tisci, 1 anno. Salgono cosi' a 9 i tesserati che hanno fatto richiesta di pena concordata, piu' il Chievo, e che escono dal processo sin dalla prima giornata. Al rientro dalla Camera di Consiglio altro colpo di scena: l'avvocato Chiusolo ha fatto richiesta di ricusazione della Commissione Giudicante. Richiesta a cui si e' opposto il Capo della Procura federale Stefano Palazzi giudicandola inammissibile.
Cinque anni di squalifica piu' preclusione (che equivale alla radiazione) piu' un anno e 6 mesi di squalifica in continuazione. Lo ha chiesto il Procuratore federale Stefano Palazzi nei confronti di Beppe Signori, coinvolto nello scandalo del calcio scommesse. La stessa richiesta di radiazione fatta per Signori, il Procuratore federale Stefano Palazzi l'ha avanzata per gli ex calciatori Antonio Bellavista (5 anni piu' preclusione piu' 3 anni e 6 mesi in continuazione) e Mauro Bressan (5 anni piu' preclusione piu' 6 mesi in continuazione); per il ds del Ravenna Giorgio Buffone (5 anni piu' preclusione piu' 3 anni e 3 mesi in continuazione); per l'ex calciatore di calcio a 5 Massimo Erodiani (5 anni di squalifica piu' preclusione piu' 8 anni in continuazione); Gianni Fabbri (5 anni piu' preclusione); per il calciatore del Piacenza Carlo Gervasoni (5 anni piu' preclusione piu' 1 anno in continuazione); per il calciatore della Cremonese e poi del Benevento Marco Paoloni (5 anni piu' preclusione piu' 5 anni in continuazione); per il preparatore dei portieri del Ravenna Nicola Santoni (5 anni piu' preclusione); per il calciatore dell'Ascoli Vincenzo Sommese (5 anni piu' preclusione piu' 2 anni in continuazione). (AGI) .

coreografia sconvolts/mods Benevento-Foggia


CAlcio: Giappone,morto a 34 anni Matsuda

Aveva perso i sensi durante allenamento due giorni fa

04 agosto, 08:05
CAlcio: Giappone,morto a 34 anni Matsuda(ANSA) - TOKYO, 4 AGO - Naoki Matsuda, 34 anni, difensore ed ex nazionale del Giappone, e' morto dopo due giorni dal ricovero d'urgenza dopo aver perso i sensi durante un allenamento con la sua squadra, il Matsumoto Yamaga. Il calciatore, nella rosa dei 'Blue Samurai' ai Mondiali di casa del 2002, aveva avuto un arresto cardiopolmonare ed era stato trasportato in ospedale privo di sensi, dove non si era piu' ripreso. Matsuda ha vestito per 40 volte la maglia del Giappone.



FIERI DELLE NOSTRE ORIGINI

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