venerdì 19 novembre 2010

nessuna resa


La normativa applicata dalla Digos. Il «prezzo» della trasgressione ammonta a 165 euro
Allo stadio in piedi, multati
Sanzionati dalla Digos cinque spettatori che non erano seduti
E’ QUANDO il posto sarà
bagnato per la pioggia e
sedersi non sarà proprio così
invitante? Che succederà?
E se la squadra del
cuore segna e automaticamente
l’istinto è quello di
alzarsi ed esultare? Belle
domande e motivi per un
ricorso.
Avviso per chi va allo stadio,
sia in curva che negli
altri settori: dalla gradinata
alla tribuna. Già, perchè
cinque tifosi nerazzurri che
seguono il Latina Calcio,
sono stati multati dalla Digos.
Solo perchè sorpresi a
vedere la partita in piedi e
non seduti come prevede il
regolamento. Quale? Quello
dello stadio «Domenico
Francioni», entrato in vigore
da pochissimo.
La sanzione ammonta a
165 euro, più le spese di
notifica. La normativa è
fresca e non era stata mai
applicata. La Digos infatti è
riuscita ad identificare cinque
supporter che hanno
seguito alcune gare della
formazione nerazzurra e
non erano al loro posto.
Sono stati individuati grazie
ai filmati della polizia
scientifica che ha ripreso la
partita. Poi per l’identifica -
zione il passo è stato breve.
E’ questo il senso della
legge 88 del 2003, articolo
1 septies. Basta vederlo.
Chi va allo stadio deve sedersi
al proprio posto. La
violazione si riferisce al regolamento
d’uso del «Domenico
Francioni» di Latina
dove sono riportate alcune
norme da rispettare. Da
quando la squadra è ritornata
tra i professionisti, viene
applicata anche questa nuova
normativa. Se non è una
rivoluzione nel modo di vivere
la partita, poco ci manca.
Lo stadio come il teatro
cancellerebbe di colpo il
pathos, il gusto di assistere
ed essere coinvolti ad una
partita. Il regolamento però
parla chiaro. «L’accesso e
la permanenza delle persone
e delle cose negli impianti
dove si svolgono le
competizioni riguardanti il
gioco del calcio, sono disciplinate,
per quanto non previsto,
da disposizioni di
legge o di regolamento, dal
regolamento d’uso degli
impianti medesimi, predisposto
sulla base delle linee
guida approvate dall’Os -
servatorio nazionale sulle
manifestazioni sportive», è
questo il testo dell’artico -
lo.
Al capitolo che riguarda i
divieti si legge al secondo
punto è riportato che è vietato
sostare in piedi sui posti
a sedere. «I seguenti
comportamenti devono essere
ritenuti proibiti e perseguibili
a norma delle leggi
e dei regolamenti vigenti,
a meno che specificatamente
riconosciuti come necessari
dall’autorità di pubblica
sicurezza». Tra gli altri
divieti anche quello di attardarsi
senza ragione negli
ingressi o vie di uscita, nei
passaggi e nei corridoi dello
stadio e poi di usare
travestimenti che non permettano
di distinguere il
viso. E poi - riporta il testo
- sempre per motivi di sicurezza
c’è anche il divieto di
sostare lungo le vie di esodo
ed i percorsi di smistamento
e infine anche quello
di correre. Intanto per quei
cinque spettatori a cui è
stata notificata la contravvenzione
c’è la possibilità
di presentare un ricorso al
Prefetto oppure al Giudice
di Pace. La multa che equivale
ad un verbale per una
violazione al codice della
strada, come parcheggiare
sulle strisce pedonali o in
doppia fila, può essere pagata
entro sessanta giorni.

nessuna resa!!!

giovedì 11 novembre 2010

Hotel Stella - justice pour Julien jeune supporter du PSG

torre annunziata e benevento savoia 6-11-10

"Lo stadio resti Santa Colomba"


Benevento 11 novembre 2010 - Riceviamo e pubblichiamo
Ancor prima di aprire il discorso ci teniamo innanzitutto a ribadire un concetto che deve essere chiaro a tutti: la polemica creata in questi giorni prescinde nella maniera più assoluta e incondizionata da quella che è stata la persona di Ciro Vigorito, considerata da tutti noi figura sana, che incarnava i principi di umanità e dedizione al lavoro, che non lesinava sforzi e impegno, anche quando la vita si è fatta difficile ed è arrivata al crepuscolo. La stima e il cordoglio per la sua scomparsa sono sentiti e, soprattutto, sinceri.
Siamo perfettamente consapevoli della stima che la città di Benevento nutre nei confronti di questa società, ma siamo altrettanto consapevoli che ci sono modi e modi di dimostrarla. L'intitolazione dello stadio "Santa Colomba" a Ciro Vigorito non ci sembra uno di questi.
Dietro questo gesto siamo convinti che non ci sia solo affetto, ma soprattutto "calcolo" e bisogno di protagonismo di certi soggetti che si ergono a portavoce di una comunità.
Oltre a questo c'è la troppa leggerezza di certe decisioni da parte degli organi competenti,gente che di "calcoli" se ne intende e come.
Ebbene noi non siamo così matematici, i conti noi li facciamo unicamente con la nostra dignità e con le tradizioni che vanno mantenute e soprattutto rispettate. Non serviva un nuovo nome al nostro stadio, non serviva fare questo per "trattenere" qualcuno e convincerlo a rimanere.
Serviva, invece, accorrere in massa allo stadio.
Partecipare al dolore in prima persona, dimostrare l'affetto dove tale affetto poteva essere, realmente, percepito. Ed invece? Poco più di 3.000 paganti. Una miseria di persone allo stadio, ma fiumi di inchiostro sui siti e sui giornali,tutti lì, impauriti da presunte partenze a chiedere intitolazioni, sicuri di essere ascoltati, ascoltati da qualcuno che i suoi conti se li è fatti per bene.
Benevento non deve essere questo.
La nostra casa, per noi, continuerà a chiamarsi col suo vero nome: stadio comunale "Santa Colomba".
Vi informiamo,inoltre, che abbiamo aperto un gruppo su facebook sotto il nome di stadio comunale "Santa Colomba", il gruppo è aperto a tutti, pertanto invitiamo chi volesse ad iscriversi, in modo da aprire un dibattito serio in merito all'argomento.
Ultras settore distinti

Tribute to Gabriele Sandri

11 Novembre 2007 - 11 Novembre 2010 : sono passati tre anni dalla vile uccisione di Gabriele Sandri per mano dello stato




FIERI DELLE NOSTRE ORIGINI

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